COS''E HARAJI

Haraji è un prodotto naturale che rigenera il terreno e nutre la pianta.
Data la speciale formula risulta efficace per tutti i terreni e per tutte le piante, in vaso come in pieno campo.
La sua concentrazione ne fa un prodotto economico ma di altissima qualità.


Si sostituisce o si affianca ai tradizionali fertilizzanti presenti sul mercato ma è molto di più di un concime.
Il flacone contiene decine di antichi ceppi di microorganismi vivi, prelevati da foreste incontaminate (batteri, attinomiceti, funghi e lieviti della rizosfera) inseriti in una matrice di melassa di barbabietola italiana (più preziosa della borlanda) e pregiatissime microalghe. Dormienti dentro il flacone, si risvegliano in presenza di ossigeno, diluiti e distribuiti sul terreno, iniziano a riprodursi in maniera autonoma, risanando la terra e arricchendola di humus.

In piena terra e in determinate condizioni la rigenerazione risulta permanente; in vaso invece, ambiente innaturale, il prodotto va periodicamente utilizzato per rigenerare un substrato che tende costantemente ad impoverirsi, tanto più spesso quanto minore è la quantità di terra presente e quanto maggiori sono le escursioni termiche e di umidità.
Haraji ristabilisce il rapporto millenario di unione pianta-microorganismo. Una straordinaria simbiosi fra microorganismi e radici, dove ognuno si nutre degli scarti dell’altro (la pianta cede zuccheri ed essudati radicali, per lei tossici, in cambio di azoto, fosforo, potassio, aminoacidi, vitamine,…), ognuno vive grazie all’altro. Ogni pianta sceglie e alleva i microorganismi che ama di più, e questi la servono come camerieri.


Con i prodotti tradizionali la pianta è obbligata ad assorbire in un dato momento determinate sostanze, con Haraji è la pianta che decide quando e quanto mangiare, solo cibo sano. Ne consegue che, si rinforza il sistema immunitario e si irrobustiscono i tessuti vegetali a tal punto che insetti e malattie non l’aggrediscono più seriamente, né possono moltiplicarsi indisturbati. La pianta è protetta anche dalla presenza dei funghi e batteri rigeneranti, che prendono il posto di quelli patogeni, contrastando marciumi, mal bianco, batteriosi e la presenza di piccoli insetti (afidi, ragno rosso, cocciniglia), sia perché foglie più sane sono meno aggredibili, sia perché afidi e cocciniglia, essendo formati in parte da zuccheri, vengono digeriti dai batteri (che se ne nutrono).
Questo accade in natura in tutto il mondo, sulla terraferma così come in acqua. I microorganismi “chiudono” tutti i cicli della materia.
In Haraji sono selezionati i più utili batteri tra le migliaia esistenti, ben nutriti (il melasso di barbabietola fornisce loro gli zuccheri per nutrirsi fino al raggiungimento delle radici) ed energicamente attivi (dinamizzati), pronti per servire la pianta e riprodursi in gran numero.

Ritrovare l’equilibrio è possibile, indispensabile è però comprendere che un rapporto molto stretto ci unisce alla terra, governato da leggi inderogabili. Oggi diviene un dovere sociale, una necessità che non possiamo più rimandare; soprattutto un immenso piacere, la riscoperta delle nostre origini.

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